Caccia in UMBRIA: Alla Scoperta del Cinghiale e degli Uccelli Migratori del Lago Trasimeno Geografia e Caratteristiche Naturali nel regione L’Umbria, cuore verde d’Italia, offre paesaggi ideali per la caccia grazie alla sua varietà geografica. La regione è dominata dagli Appennini, con vette come il Monte Vettore (2.476 m), e colline ondulate ricche di boschi di querce, castagni e faggi. I fiumi Tevere e Nera, insieme al Lago Trasimeno, creano ecosistemi diversificati. Le aree boschive coprono il 36% del territorio, ospitando fauna selvatica, mentre le zone umide del Trasimeno sono vitali per gli uccelli migratori. Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso Attualmente i cacciatori, in Umbria sono circa 20 mila, 12 mila nella provincia di Perugia e 8mila nella provincia di Terni”. Il 72% tra i 45 e i 65 anni. La maggioranza è locale, ma la regione attira anche cacciatori da altre zone d’Italia, soprattutto per la caccia al cinghiale e agli uccelli migratori. Caratteristiche della Caccia in Umbria La caccia in Umbria è fortemente influenzata dalla conformazione del territorio e dalla presenza di specie selvatiche. La caccia al cinghiale è una delle attività più diffuse, spesso praticata con l’ausilio di cani da seguita, come il Segugio Italiano. Nelle zone collinari e pianeggianti, la caccia alla lepre e al fagiano è comune. La caccia agli uccelli acquatici è limitata a poche aree, come i pressi del lago Trasimeno e del fiume Tevere. Tipi di Caccia e Fauna - Grandi Ungulati: Cinghiale (specie abbondante), cervo, daino e capriolo. - Selvaggina Minore: Lepre, fagiano, pernice rossa. - Uccelli Migratori: Anatre, folaghe (nel Trasimeno) e colombacci. - Caccia al Volo: Praticata nelle pianure e zone umide. Stagioni Venatorie Le date seguono il calendario nazionale, con adattamenti regionali: - Cinghiale: Ottobre-Gennaio. - Cervo e Daino: Settembre-Dicembre (solo maschi). - Selvaggina Minore: Ottobre-Febbraio. - Migratori: Ottobre-Gennaio (limite di 10 esemplari/giorno per specie). Associazioni e Club - FIDC Umbria: Organizza corsi di formazione e gestisce 20 ATC (Ambiti Territoriali di Caccia). - ANCI Umbria: Promuove la sostenibilità e la cultura venatoria. - Riserve Private: Come la Riserva di Monte Subasio, nota per il cinghiale. Legislazione Regionale Oltre alla Legge 157/1992, l’Umbria impone: - Divieto di caccia notturna e uso di richiami elettronici. - Quote annuali: 2.000 cervi e 5.000 cinghiali. - ZTL venatorie: Aree protette dove è vietato cacciare. Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia L’Umbria vanta radici medievali: la Festa del Cinghiale a Norcia celebra la carne con ricette tradizionali. A Todi, il Palio della Bruschetta include gare di tiro al piattello. Le “battute di San Martino” (novembre) sono rituali per l’apertura della stagione. Al termine delle battute, è tradizione organizzare pranzi con piatti tipici come la porchetta e i pici al sugo di cinghiale, accompagnati da vini locali come il Sagrantino e il Montefalco. Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione - Il Lago Trasimeno ospita il maggior numero di folaghe in Italia. - La Riserva di Monte Subasio, istituita nel 1993, è una delle prime in Italia per la gestione faunistica. - L’Umbria è pioniera nell’ecoturismo venatorio: pacchetti che combinano caccia sostenibile e degustazioni di prodotti locali. Cacciare in Umbria significa immergersi in una tradizione secolare, rispettando equilibri ecologici e normative rigorose. Tra boschi, laghi e colline, l’esperienza è arricchita da una comunità appassionata e da paesaggi che restano impressi. #CacciaUmbria #Cinghiale #CacciaMigratori #LagoTrasimeno #CacciaTradizionale #FaunaSelvatica #CacciaSostenibile #CacciatoriUmbria #MonteSubasio #CacciaAlCervo #CacciaAlDaino #Fagiano #PalioDellaBruschetta #Todi #Porchetta #VinoSagrantino
16