March – All 86

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Caccia nelle MARCHE: Tra i Tesori dei Sibillini e il Richiamo del Conero, un’Arte che Sfida il Tempo

Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio

Le Marche, situate nel centro Italia, sono una regione caratterizzata da una grande varietà di paesaggi: montagne, colline e una stretta fascia costiera. Gli Appennini marchigiani offrono habitat ideali per cinghiali, caprioli e lepri, mentre le zone collinari e le pianure sono ricche di fagiani, pernici e volpi. La regione è anche caratterizzata da numerosi corsi d’acqua, come il Metauro e il Tronto, che favoriscono la presenza di uccelli acquatici. Le aree boschive, prevalentemente di querce e faggi, sono particolarmente adatte alla caccia.

Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso

Nelle Marche, attualmente, il numero dei cacciatori dovrebbe aggirarsi attorno alle 15.000 unità (la scorsa stagione venatoria erano 17.740), praticamente dimezzati rispetto a 20 anni fa, quando erano 26.749 (stagione 2011/2012) e ridotti ad 1/3 rispetto a 30 anni fa (stagione 1991/1992) quando erano ben 46.799, con un calo costante di circa 1.000 unità all’anno. La maggior parte dei cacciatori sono uomini di età compresa tra i 40 e i 70 anni, con una forte presenza nelle zone rurali e montane. La caccia è un’attività tradizionale, particolarmente radicata nella cultura locale.

Caratteristiche della caccia

La caccia nelle Marche è fortemente influenzata dal terreno e dalla fauna selvatica della regione. I cacciatori devono adattare le loro tecniche a diversi ambienti, dai campi aperti alla spazzola spessa. La caccia alla lepre è una delle attività più popolari, spesso praticata con l'aiuto di cani addestrati, in particolare beagles. La caccia agli uccelli acquatici è limitata ad aree specifiche, come nei pressi del fiume Metauro e del lago di Cingoli.

Tipologie di Caccia e Fauna

 Ungulati : Cinghiale (specie più cacciata), cervo, daino, capriolo.
Selvaggina Minore : Lepre, fagiano, pernice, coniglio selvatico.
Uccelli Migratori : Quaglie, tortore, beccacce (stagione autunnale).
Caccia al Colombaccio : Praticata nei campi di girasole post-raccolto.
Stagioni Venatorie
 Cinghiale : Ottobre-Febbraio (limite di 5 capi/giorno).
Cervo e Daino : Settembre-Dicembre (solo maschi, con tagliola).
Selvaggina Minore : Ottobre-Gennaio.
Migratori : Settembre-Dicembre (max 20 esemplari/giorno a seconda della specie).

Associazioni e Club

 FIDC Marche : Gestisce 18 ATC e promuove progetti di ripopolamento.
Associazione Cacciatori Sibillini : Organizza battute guidate nei Sibillini.
Riserva di Gola della Rossa : Area protetta con caccia controllata al cinghiale.

Legislazione Regionale

 Divieto di caccia nelle aree naturali protette (es. Sibillini).
Obbligo di utilizzo di munizioni non tossiche nelle zone umide.
Quote annuali: 1.500 cervi e 4.000 cinghiali.
Divieto di richiami vivi per la caccia agli uccelli.

Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia

La Festa del Cacciatore ad Acqualagna (aprile) celebra la fine della stagione con degustazioni di selvaggina. 
La caccia alla lepre nelle Marche è una tradizione profondamente radicata che unisce abilità, strategia e rispetto per l'ambiente.
A Fermo, il Palio della Civetta include gare di tiro al piattello. Antiche pratiche come la “battuta del lupo” (oggi vietata) sopravvivono nel folklore. 
Al termine delle battute, è tradizione organizzare pranzi con piatti tipici come il vincisgrassi (una lasagna marchigiana) e il coniglio in porchetta, accompagnati da vini locali come il Verdicchio e il Rosso Conero.

Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione

 Il Monte Conero è l’unico posto in Italia dove si caccia il fagiano di monte .
Le Marche hanno introdotto il “tesserino elettronico” per monitorare le catture in tempo reale.
Il Parco dei Sibillini ospita il progetto Life Wolfalps per la convivenza tra lupi e attività 
Le Marche ospitano alcune delle più alte popolazioni di lepri dell'Italia centrale, grazie al suo ecosistema equilibrato.
Cacciare nelle Marche significa coniugare passione per il territorio e rispetto delle regole. Dai boschi appenninici alle saline costiere, ogni ambiente offre sfide uniche, sostenute da una comunità attenta alla conservazione. Un’esperienza autentica, arricchita da paesaggi mozzafiato e tradizioni vive.

#CacciaMarche #Cinghiale #Appennini #Sibillini #Conero #FaunaSelvatica #Lepre #UccelliMigratori #FagianoDiMonte #TesserinoElettronico #Italia #Vincisgrassi #RiservaNaturale #CacciaControllata #PalioDellaCivetta #EcoturismoVenatorio

Caccia nelle MARCHE: Tra i Tesori dei Sibillini e il Richiamo del Conero, un’Arte che Sfida il Tempo Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio Le Marche, situate nel centro Italia, sono una regione caratterizzata da una grande varietà di paesaggi: montagne, colline e una stretta fascia costiera. Gli Appennini marchigiani offrono habitat ideali per cinghiali, caprioli e lepri, mentre le zone collinari e le pianure sono ricche di fagiani, pernici e volpi. La regione è anche caratterizzata da numerosi corsi d’acqua, come il Metauro e il Tronto, che favoriscono la presenza di uccelli acquatici. Le aree boschive, prevalentemente di querce e faggi, sono particolarmente adatte alla caccia. Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso Nelle Marche, attualmente, il numero dei cacciatori dovrebbe aggirarsi attorno alle 15.000 unità (la scorsa stagione venatoria erano 17.740), praticamente dimezzati rispetto a 20 anni fa, quando erano 26.749 (stagione 2011/2012) e ridotti ad 1/3 rispetto a 30 anni fa (stagione 1991/1992) quando erano ben 46.799, con un calo costante di circa 1.000 unità all’anno. La maggior parte dei cacciatori sono uomini di età compresa tra i 40 e i 70 anni, con una forte presenza nelle zone rurali e montane. La caccia è un’attività tradizionale, particolarmente radicata nella cultura locale. Caratteristiche della caccia La caccia nelle Marche è fortemente influenzata dal terreno e dalla fauna selvatica della regione. I cacciatori devono adattare le loro tecniche a diversi ambienti, dai campi aperti alla spazzola spessa. La caccia alla lepre è una delle attività più popolari, spesso praticata con l'aiuto di cani addestrati, in particolare beagles. La caccia agli uccelli acquatici è limitata ad aree specifiche, come nei pressi del fiume Metauro e del lago di Cingoli. Tipologie di Caccia e Fauna Ungulati : Cinghiale (specie più cacciata), cervo, daino, capriolo. Selvaggina Minore : Lepre, fagiano, pernice, coniglio selvatico. Uccelli Migratori : Quaglie, tortore, beccacce (stagione autunnale). Caccia al Colombaccio : Praticata nei campi di girasole post-raccolto. Stagioni Venatorie Cinghiale : Ottobre-Febbraio (limite di 5 capi/giorno). Cervo e Daino : Settembre-Dicembre (solo maschi, con tagliola). Selvaggina Minore : Ottobre-Gennaio. Migratori : Settembre-Dicembre (max 20 esemplari/giorno a seconda della specie). Associazioni e Club FIDC Marche : Gestisce 18 ATC e promuove progetti di ripopolamento. Associazione Cacciatori Sibillini : Organizza battute guidate nei Sibillini. Riserva di Gola della Rossa : Area protetta con caccia controllata al cinghiale. Legislazione Regionale Divieto di caccia nelle aree naturali protette (es. Sibillini). Obbligo di utilizzo di munizioni non tossiche nelle zone umide. Quote annuali: 1.500 cervi e 4.000 cinghiali. Divieto di richiami vivi per la caccia agli uccelli. Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia La Festa del Cacciatore ad Acqualagna (aprile) celebra la fine della stagione con degustazioni di selvaggina. La caccia alla lepre nelle Marche è una tradizione profondamente radicata che unisce abilità, strategia e rispetto per l'ambiente. A Fermo, il Palio della Civetta include gare di tiro al piattello. Antiche pratiche come la “battuta del lupo” (oggi vietata) sopravvivono nel folklore. Al termine delle battute, è tradizione organizzare pranzi con piatti tipici come il vincisgrassi (una lasagna marchigiana) e il coniglio in porchetta, accompagnati da vini locali come il Verdicchio e il Rosso Conero. Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione Il Monte Conero è l’unico posto in Italia dove si caccia il fagiano di monte . Le Marche hanno introdotto il “tesserino elettronico” per monitorare le catture in tempo reale. Il Parco dei Sibillini ospita il progetto Life Wolfalps per la convivenza tra lupi e attività Le Marche ospitano alcune delle più alte popolazioni di lepri dell'Italia centrale, grazie al suo ecosistema equilibrato. Cacciare nelle Marche significa coniugare passione per il territorio e rispetto delle regole. Dai boschi appenninici alle saline costiere, ogni ambiente offre sfide uniche, sostenute da una comunità attenta alla conservazione. Un’esperienza autentica, arricchita da paesaggi mozzafiato e tradizioni vive. #CacciaMarche #Cinghiale #Appennini #Sibillini #Conero #FaunaSelvatica #Lepre #UccelliMigratori #FagianoDiMonte #TesserinoElettronico #Italia #Vincisgrassi #RiservaNaturale #CacciaControllata #PalioDellaCivetta #EcoturismoVenatorio

Post: 16 May 8:04

Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

Die Jagd im Bezirk Gänserndorf: Geografie, Wildbestände, Zeitliche Regelungen, Praxis, Rahmenbedingungen, Gemeinschaften, Aspekte, Details

Geografie in Gänserndorf

Der Bezirk Gänserndorf, gelegen im Nordosten Niederösterreichs, bietet mit seiner abwechslungsreichen Landschaft ein ideales Revier für unterschiedliche Jagdarten. Die Region erstreckt sich über eine Mischung aus Marchfeld-Ebene und Leithagebirge, wobei der Waldanteil bei etwa 25% liegt – typisch für diese Kulturlandschaft.

Wildbestände und jagdbare Arten

Das Wildtierangebot ist vielfältig und umfasst vor allem Rehwild als Hauptwildart. Besonders im Leithagebirge finden sich hervorragende Trophäen. Schwarzwildpopulationen nehmen stetig zu, während Feldhasen und Füchse die traditionellen Niederwildarten darstellen. In den Auengebieten der Donau und March lassen sich zudem zahlreiche Wasservögel wie Stockenten und Graugänse bejagen.

Zeitliche Regelungen

Die Jagdzeiten sind klar geregelt: Rehwild kann vom 1. Mai bis 31. Dezember bejagt werden. Für Schwarzwild gilt ganzjährige Jagdmöglichkeit (mit Ausnahme von Bachen). Feldhase steht vom 1. November bis 31. Dezember auf dem Plan, Wasserwild von 1. September bis 31. Januar. Diese Zeiträume gewährleisten eine nachhaltige Bewirtschaftung der Bestände.

Aktive Jägerschaft in Gänserndorf

Im Bezirk sind rund 600 aktive Jäger registriert (Stand 2024), davon etwa 50 spezialisierte Wasserjäger. Der Anteil internationaler Jäger beträgt ca. 8%, hauptsächlich aus der Slowakei und Ungarn. Die meisten Jäger sind in lokalen Vereinen organisiert, darunter der traditionsreiche Jagdverein Gänserndorf und die Marchfelder Jägerschaft.

Jagdmethoden und Praxis

Die Ansitzjagd gilt als Standardmethode, besonders in den bewaldeten Gebieten des Leithagebirges. Drückjagden werden vor allem für Schwarzwild organisiert. Lockjagden auf Wasservögel sowie Pirschjagden runden das Spektrum ab. Besondere Herausforderungen bieten die großen Agrarflächen des Marchfeldes.

Rechtliche Rahmenbedingungen

Gemäß dem NÖ Jagdgesetz benötigen Jäger einen gültigen Jagdschein. Bleifreie Munition ist in Gewässernähe verpflichtend, und für Rehwild gilt ein Mindestkaliber von 222 Abschusspläne werden jährlich aktualisiert und durch die Bezirksjägerschaft koordiniert.
Organisationen und Gemeinschaften in Gänserndorf

Neben den lokalen Vereinen engagieren sich auch die Marchfelder Jägerschaft und der NÖ Landesjagdverband aktiv in der Region. Eine Besonderheit ist die March-Auen Forschungsgruppe, die sich mit Wildtiermonitoring beschäftigt.

Traditionelle Aspekte

Besonders erwähnenswert sind die traditionellen Hubertusmessen in Deutsch-Wagram und die jährlichen Jägerfeste im Marchfeld. Die regionale Wildbretvermarktung ist stark ausgeprägt, wobei Wildspezialitäten oft mit lokalem Wein kombiniert werden.

Interessante Details

Historisch war das Gebiet Teil der königlichen Jagdreviere. Heute profitiert die Region stark vom Jagdtourismus, vor allem aus den benachbarten Ländern. Eine Besonderheit stellt das Auwild-Monitoring-Programm dar, das wichtige Daten für den Naturschutz liefert. Die Nähe zur Donau bringt regelmäßige Wildwechsel zwischen Österreich und der Slowakei mit sich.

Die Kombination aus traditioneller Jagdkultur und modernen Methoden macht den Bezirk Gänserndorf zu einem attraktiven Ziel für Jäger. Die guten Verkehrsanbindungen und die Nähe zu Wien erleichtern zudem den Zugang zu den verschiedenen Revieren.

Die Jagd im Bezirk Gänserndorf: Geografie, Wildbestände, Zeitliche Regelungen, Praxis, Rahmenbedingungen, Gemeinschaften, Aspekte, Details Geografie in Gänserndorf Der Bezirk Gänserndorf, gelegen im Nordosten Niederösterreichs, bietet mit seiner abwechslungsreichen Landschaft ein ideales Revier für unterschiedliche Jagdarten. Die Region erstreckt sich über eine Mischung aus Marchfeld-Ebene und Leithagebirge, wobei der Waldanteil bei etwa 25% liegt – typisch für diese Kulturlandschaft. Wildbestände und jagdbare Arten Das Wildtierangebot ist vielfältig und umfasst vor allem Rehwild als Hauptwildart. Besonders im Leithagebirge finden sich hervorragende Trophäen. Schwarzwildpopulationen nehmen stetig zu, während Feldhasen und Füchse die traditionellen Niederwildarten darstellen. In den Auengebieten der Donau und March lassen sich zudem zahlreiche Wasservögel wie Stockenten und Graugänse bejagen. Zeitliche Regelungen Die Jagdzeiten sind klar geregelt: Rehwild kann vom 1. Mai bis 31. Dezember bejagt werden. Für Schwarzwild gilt ganzjährige Jagdmöglichkeit (mit Ausnahme von Bachen). Feldhase steht vom 1. November bis 31. Dezember auf dem Plan, Wasserwild von 1. September bis 31. Januar. Diese Zeiträume gewährleisten eine nachhaltige Bewirtschaftung der Bestände. Aktive Jägerschaft in Gänserndorf Im Bezirk sind rund 600 aktive Jäger registriert (Stand 2024), davon etwa 50 spezialisierte Wasserjäger. Der Anteil internationaler Jäger beträgt ca. 8%, hauptsächlich aus der Slowakei und Ungarn. Die meisten Jäger sind in lokalen Vereinen organisiert, darunter der traditionsreiche Jagdverein Gänserndorf und die Marchfelder Jägerschaft. Jagdmethoden und Praxis Die Ansitzjagd gilt als Standardmethode, besonders in den bewaldeten Gebieten des Leithagebirges. Drückjagden werden vor allem für Schwarzwild organisiert. Lockjagden auf Wasservögel sowie Pirschjagden runden das Spektrum ab. Besondere Herausforderungen bieten die großen Agrarflächen des Marchfeldes. Rechtliche Rahmenbedingungen Gemäß dem NÖ Jagdgesetz benötigen Jäger einen gültigen Jagdschein. Bleifreie Munition ist in Gewässernähe verpflichtend, und für Rehwild gilt ein Mindestkaliber von 222 Abschusspläne werden jährlich aktualisiert und durch die Bezirksjägerschaft koordiniert. Organisationen und Gemeinschaften in Gänserndorf Neben den lokalen Vereinen engagieren sich auch die Marchfelder Jägerschaft und der NÖ Landesjagdverband aktiv in der Region. Eine Besonderheit ist die March-Auen Forschungsgruppe, die sich mit Wildtiermonitoring beschäftigt. Traditionelle Aspekte Besonders erwähnenswert sind die traditionellen Hubertusmessen in Deutsch-Wagram und die jährlichen Jägerfeste im Marchfeld. Die regionale Wildbretvermarktung ist stark ausgeprägt, wobei Wildspezialitäten oft mit lokalem Wein kombiniert werden. Interessante Details Historisch war das Gebiet Teil der königlichen Jagdreviere. Heute profitiert die Region stark vom Jagdtourismus, vor allem aus den benachbarten Ländern. Eine Besonderheit stellt das Auwild-Monitoring-Programm dar, das wichtige Daten für den Naturschutz liefert. Die Nähe zur Donau bringt regelmäßige Wildwechsel zwischen Österreich und der Slowakei mit sich. Die Kombination aus traditioneller Jagdkultur und modernen Methoden macht den Bezirk Gänserndorf zu einem attraktiven Ziel für Jäger. Die guten Verkehrsanbindungen und die Nähe zu Wien erleichtern zudem den Zugang zu den verschiedenen Revieren.

Post: 5 August 17:29

Österreich: Alles über Jagen und Fischen, Nachrichten, Forum

I am in the process of planning a trip to Pennsylvania to photograph the Cheshire Vixen Hunt on March 8th. Am looking for invitations to photograph other Hunts along the way up the I-95 corridor north of Richmond on March 6 and 7th and Sunday, March 10th. Please reach out if you have interest in a visit!!

I am in the process of planning a trip to Pennsylvania to photograph the Cheshire Vixen Hunt on March 8th. Am looking for invitations to photograph other Hunts along the way up the I-95 corridor north of Richmond on March 6 and 7th and Sunday, March 10th. Please reach out if you have interest in a visit!!

Post: 21 February 2024

Linda Smith

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