Caccia nel LAZIO: Tradizione e Natura tra Roma e gli Appennini


Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio Il Lazio, regione che circonda Roma, offre paesaggi diversificati per la caccia. Gli Appennini (con vette come il Monte Terminillo, 2.217 m) ospitano boschi di faggio e abete, mentre le colline della Tuscia e dell’Agro Romano sono ricche di macchia mediterranea. Laghi vulcanici come Bolsena e Bracciano e la costa tirrenica, con le paludi di Torre Flavia, sono tappe per uccelli migratori. Il 35% del territorio è protetto da parchi (es. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; Parco dei Castelli Romani), che convivono con aree di caccia regolamentata. Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso Secondo i dati dell’Associazione Nazionale Cacciatori (Federcaccia), nel Lazio sono registrati circa 50.000 cacciatori. La maggior parte dei cacciatori sono uomini di età compresa tra i 40 e i 70 anni, con una forte presenza nelle zone rurali e montane. La caccia è un’attività tradizionale, particolarmente radicata nella cultura locale. Caratteristiche della caccia La caccia nel Lazio è fortemente influenzata dalla conformazione del territorio e dalla presenza di specie selvatiche. La caccia al cinghiale è una delle attività più diffuse, spesso praticata con l’ausilio di cani da seguita, come il Segugio Italiano. Nelle zone collinari e pianeggianti, la caccia alla lepre e al fagiano è comune. La caccia agli uccelli acquatici è limitata a poche aree, come i pressi del lago di Bracciano e del fiume Tevere. Tipi di caccia nella regione. Specie cacciabili Nel Lazio si praticano diverse forme di caccia: Caccia al cinghiale: molto diffusa, praticata in tutto il territorio. Caccia al capriolo: comune nelle aree montane e collinari. Caccia alla lepre e al fagiano: popolare nelle zone collinari e agricole. Caccia alla volpe: permessa in alcune zone, ma con restrizioni. Caccia agli uccelli acquatici: anatre e folaghe nelle zone umide. Le specie principali sono: cinghiale, capriolo, lepre, fagiano, pernice, volpe, anatra e folaga. Stagioni venatorie nella regione Le stagioni di caccia nel Lazio sono regolate da leggi regionali e variano in base alla specie. Ad esempio: Caccia al cinghiale: da ottobre a gennaio. Caccia al capriolo: da settembre a dicembre. Caccia alla lepre e al fagiano: dalla terza domenica di settembre a fine dicembre. Caccia alla volpe: permessa solo in determinati periodi e con autorizzazioni specifiche. Caccia agli uccelli acquatici: dalla terza domenica di settembre a fine gennaio. Le date esatte possono cambiare ogni anno, quindi è fondamentale consultare il calendario venatorio regionale. Associazioni e club di cacciatori nella regione Nel Lazio operano numerose associazioni venatorie, tra cui Federcaccia Lazio, Arcicaccia e Libera Caccia. Queste organizzazioni promuovono la tutela dell’ambiente, la formazione dei cacciatori e la conservazione delle tradizioni venatorie. Organizzano anche eventi e gare di tiro per i soci. Normative sulla caccia nella regione Legislazione Regionale Divieto di caccia nei parchi nazionali e nelle aree Natura 2000. Obbligo di munizioni non tossiche nelle zone umide. Quote annuali: 4.000 cinghiali, 1.500 cervi. Divieto di caccia notturna e uso di richiami elettronici per gli uccelli. Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia La Sagra del Cinghiale a Subiaco (novembre) celebra la carne con ricette tradizionali come “pappardelle al sugo di cinghiale”. Nella Tuscia, il rito della “battuta al lume” (oggi vietato) è ricordato nelle sagre locali. Al termine delle battute, è tradizione organizzare pranzi con piatti tipici come la porchetta e i rigatoni alla pajata, accompagnati da vini locali come il Frascati e il Cesanese. Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione Il Parco Nazionale d’Abruzzo ospita il lupo appenninico , specie protetta ma talvolta causa di conflitti con gli allevatori. Nel Lazio è attivo il progetto Life SafeCrossing per ridurre gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. La provincia di Latina detiene il record regionale di catture di colombacci grazie ai suoi campi di girasole. Cacciare nel Lazio significa scoprire un territorio ricco di storia e biodiversità, a pochi chilometri dalla capitale. Dalle foreste degli Appennini alle paludi costiere, ogni ambiente offre opportunità uniche, regolate da norme che bilanciano tradizione e conservazione. Un’esperienza autentica per chi ama la natura e rispetta le sue regole. #CacciaNelLazio #TradizioniVenatorie #NaturaLaziale #Cinghiale #Appennini #Federcaccia #ParchiNazionali #Biodiversità #CacciaRegolamentata #SagraDelCinghiale #Italia #Colombacci #Caccia #CulturaVenatoria #LupiAppenninici #AgroRomano

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