Maremma – All 4

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Caccia in Maremma: Tra Macchia Mediterranea e Tradizioni Selvagge

Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio

 La Maremma, estesa tra Toscana e Lazio, è un territorio unico per la caccia grazie alla sua diversità ambientale. Il Parco Naturale della Maremma (o Parco dell’Uccellina) ospita dune costiere, paludi (come la Laguna di Orbetello), e colline coperte di macchia mediterranea e boschi di leccio. I fiumi Ombrone e Albegna creano zone umide vitali per gli uccelli migratori. L’area protetta convive con zone di caccia regolamentata, offrendo habitat per ungulati e selvaggina minore.

Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso

 Secondo dati FIDC, in Toscana sono registrati circa 8.000 cacciatori , di cui il 40% frequenta la Maremma. L’età media è tra i 50 e i 65 anni, con una forte concentrazione nelle province di Grosseto e Livorno. Il 20% dei cacciatori proviene da regioni limitrofe (Lazio, Umbria) per la caccia al cinghiale e agli uccelli migratori.

Caratteristiche della caccia

La caccia in Maremma è fortemente influenzata dalla conformazione del territorio e dalla presenza di specie selvatiche. La caccia al cinghiale è una delle attività più diffuse, spesso praticata con l’ausilio di cani da seguita, come il Segugio Maremmano. Nelle zone collinari e pianeggianti, la caccia alla lepre e al fagiano è comune. La caccia agli uccelli acquatici è limitata a poche aree, come le zone umide della Laguna di Orbetello.

Tipi di caccia nella regione. Specie cacciabili

In Maremma si praticano principalmente:
Caccia al cinghiale: molto diffusa, organizzata in battute collettive.
Caccia al capriolo: comune nelle aree boschive e collinari.
Caccia alla lepre e al fagiano: popolare nelle zone agricole.
Caccia agli uccelli acquatici: anatre e folaghe nelle zone umide.
Le specie principali sono: cinghiale, capriolo, lepre, fagiano, anatra e folaga.

Stagioni venatorie nella regione

Le stagioni di caccia in Maremma sono regolate da leggi regionali e variano in base alla specie. Ad esempio:
Caccia al cinghiale: da ottobre a gennaio.
Caccia al capriolo: da settembre a dicembre.
Caccia alla lepre e al fagiano: dalla terza domenica di settembre a fine dicembre.
Caccia agli uccelli acquatici: dalla terza domenica di settembre a fine gennaio.
Le date esatte possono cambiare ogni anno, quindi è fondamentale consultare il calendario venatorio regionale.

Associazioni e club di cacciatori nella regione

In Maremma operano numerose associazioni venatorie, tra cui Federcaccia Toscana, Arcicaccia e Libera Caccia. Queste organizzazioni promuovono la tutela dell’ambiente, la formazione dei cacciatori e la conservazione delle tradizioni venatorie. Organizzano anche eventi e gare di tiro per i soci.

Normative sulla caccia nella regione

Legislazione Regionale
Divieto di caccia nelle zone A e B del Parco Naturale della Maremma.
Obbligo di munizioni in acciaio nelle aree umide.
Quote annuali: 2.000 cinghiali, 500 daini.
Divieto di caccia notturna e uso di richiami elettronici per gli uccelli.
Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia
 La Festa del Cinghiale a Magliano in Toscana (novembre) celebra la carne con piatti come “cinghiale in umido”. I butteri , figure iconiche della Maremma, accompagnano spesso le battute a cavallo, mantenendo vive tecniche secolari.

Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione

La Laguna di Orbetello ospita il fenicottero rosa , specie protetta ma talvolta oggetto di osservazione durante la migrazione.
Nel Parco Naturale è stato reintrodotta la lontra , scomparsa negli anni ’70.
La Maremma è stata la prima area in Italia a utilizzare droni termici per il monitoraggio notturno della fauna.
 Cacciare in Maremma significa immergersi in un territorio dove natura selvaggia e tradizioni rurali si fondono. Dalle paludi alle colline, ogni ambiente offre opportunità uniche, regolate da norme che tutelano la biodiversità. Un’esperienza autentica per chi cerca contatto con la vera essenza della Toscana, tra cavalli, boschi e sapori antichi.
#MaremmaSelvaggia #CacciaEpica #OrizzontiDiMaremma #SaporeDiCinghiale #TraPaludiEBoschi #CuoreVenatorio #LeggendeDiCaccia #SentieriDelCacciatore #DoveVolanoLeAnatre #BraccataMaremma #AntichiRitiVenatori #SpiritoDellaMacchia #SegugiInAzione #CustodiDelTerritorio #EcoDellaForesta #Italia

Caccia in Maremma: Tra Macchia Mediterranea e Tradizioni Selvagge Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio La Maremma, estesa tra Toscana e Lazio, è un territorio unico per la caccia grazie alla sua diversità ambientale. Il Parco Naturale della Maremma (o Parco dell’Uccellina) ospita dune costiere, paludi (come la Laguna di Orbetello), e colline coperte di macchia mediterranea e boschi di leccio. I fiumi Ombrone e Albegna creano zone umide vitali per gli uccelli migratori. L’area protetta convive con zone di caccia regolamentata, offrendo habitat per ungulati e selvaggina minore. Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso Secondo dati FIDC, in Toscana sono registrati circa 8.000 cacciatori , di cui il 40% frequenta la Maremma. L’età media è tra i 50 e i 65 anni, con una forte concentrazione nelle province di Grosseto e Livorno. Il 20% dei cacciatori proviene da regioni limitrofe (Lazio, Umbria) per la caccia al cinghiale e agli uccelli migratori. Caratteristiche della caccia La caccia in Maremma è fortemente influenzata dalla conformazione del territorio e dalla presenza di specie selvatiche. La caccia al cinghiale è una delle attività più diffuse, spesso praticata con l’ausilio di cani da seguita, come il Segugio Maremmano. Nelle zone collinari e pianeggianti, la caccia alla lepre e al fagiano è comune. La caccia agli uccelli acquatici è limitata a poche aree, come le zone umide della Laguna di Orbetello. Tipi di caccia nella regione. Specie cacciabili In Maremma si praticano principalmente: Caccia al cinghiale: molto diffusa, organizzata in battute collettive. Caccia al capriolo: comune nelle aree boschive e collinari. Caccia alla lepre e al fagiano: popolare nelle zone agricole. Caccia agli uccelli acquatici: anatre e folaghe nelle zone umide. Le specie principali sono: cinghiale, capriolo, lepre, fagiano, anatra e folaga. Stagioni venatorie nella regione Le stagioni di caccia in Maremma sono regolate da leggi regionali e variano in base alla specie. Ad esempio: Caccia al cinghiale: da ottobre a gennaio. Caccia al capriolo: da settembre a dicembre. Caccia alla lepre e al fagiano: dalla terza domenica di settembre a fine dicembre. Caccia agli uccelli acquatici: dalla terza domenica di settembre a fine gennaio. Le date esatte possono cambiare ogni anno, quindi è fondamentale consultare il calendario venatorio regionale. Associazioni e club di cacciatori nella regione In Maremma operano numerose associazioni venatorie, tra cui Federcaccia Toscana, Arcicaccia e Libera Caccia. Queste organizzazioni promuovono la tutela dell’ambiente, la formazione dei cacciatori e la conservazione delle tradizioni venatorie. Organizzano anche eventi e gare di tiro per i soci. Normative sulla caccia nella regione Legislazione Regionale Divieto di caccia nelle zone A e B del Parco Naturale della Maremma. Obbligo di munizioni in acciaio nelle aree umide. Quote annuali: 2.000 cinghiali, 500 daini. Divieto di caccia notturna e uso di richiami elettronici per gli uccelli. Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia La Festa del Cinghiale a Magliano in Toscana (novembre) celebra la carne con piatti come “cinghiale in umido”. I butteri , figure iconiche della Maremma, accompagnano spesso le battute a cavallo, mantenendo vive tecniche secolari. Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione La Laguna di Orbetello ospita il fenicottero rosa , specie protetta ma talvolta oggetto di osservazione durante la migrazione. Nel Parco Naturale è stato reintrodotta la lontra , scomparsa negli anni ’70. La Maremma è stata la prima area in Italia a utilizzare droni termici per il monitoraggio notturno della fauna. Cacciare in Maremma significa immergersi in un territorio dove natura selvaggia e tradizioni rurali si fondono. Dalle paludi alle colline, ogni ambiente offre opportunità uniche, regolate da norme che tutelano la biodiversità. Un’esperienza autentica per chi cerca contatto con la vera essenza della Toscana, tra cavalli, boschi e sapori antichi. #MaremmaSelvaggia #CacciaEpica #OrizzontiDiMaremma #SaporeDiCinghiale #TraPaludiEBoschi #CuoreVenatorio #LeggendeDiCaccia #SentieriDelCacciatore #DoveVolanoLeAnatre #BraccataMaremma #AntichiRitiVenatori #SpiritoDellaMacchia #SegugiInAzione #CustodiDelTerritorio #EcoDellaForesta #Italia

Post: 27 May 13:07

Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

Caccia nelle Riserve Private Italiane: Esclusività, Tradizione e Gestione Sostenibile 

Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio

 Le riserve private italiane, come Tenuta La Selva (Toscana) e Riserva San Rossore (Toscana), si estendono su oltre 500.000 ettari tra boschi secolari, colline, paludi e parchi storici. Queste aree, gestite da enti privati o famiglie nobiliari, ospitano ecosistemi ricchi: dai faggi delle Riserve dell’Appennino alle paludi costiere della Maremma , ideali per fauna come cervi, cinghiali, fagiani e rapaci.

Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso

 In Italia, ~600.000 cacciatori (2023) frequentano le riserve private, con un focus su:
Toscana (25% degli utenti), per la caccia al cinghiale.
Piemonte (15%), specialmente per il cervo nobile.
Sardegna (10%), nota per la pernice sarda.
 Il 40% dei frequentatori sono stranieri (tedeschi, francesi, svizzeri), attratti da pacchetti "all-inclusive".

Tipologie di Caccia e Specie Presenti

Caccia al Cervo e Daino : Organizzata in riserve come Riserva di Val di Chiana (Arezzo), con appostamenti mimetizzati.
Caccia al Cinghiale : Praticata in braccata con segugi in Tenuta Il Poderaccio (Grosseto).
Caccia agli Uccelli : Fagiani e pernici nelle riserve collinari del Piemonte (es. Riserva La Mandria ).
Caccia al Mouflon : Specie introdotta in Sardegna (Riserva di Monte Arcosu).

Stagioni Venatorie 

Cinghiale : Ottobre – Gennaio (divieto notturno).
Cervo : Settembre – Dicembre (solo maschi adulti).
Selvaggina Minuta : Settembre – Novembre.
Uccelli Migratori : Settembre – Febbraio (max 10 esemplari/giorno).

Associazioni e Club Locali

Federcaccia Private Reserves : Coordina le attività in 80 riserve italiane.
Club Cacciatori delle Riserve Storiche : Organizza battute nelle ex tenute dei Medici (es. Riserva di Poggio a Caiano ).
Aziende Venatorie di Lusso : Strutture come Castello di Sammezzano (Toscana) offrono guide multilingue e pernottamenti.

Legislazione Regionale

Licenze : Obbligo di tesserino regionale e autorizzazione della riserva.
Limiti : 1 cervo, 2 cinghiali e 5 fagiani per stagione (varia per riserva).
Armi : Fucili con canna minima 55 cm; divieto di richiami elettroacustici.
Regole delle Riserve : Prenotazione obbligatoria, assicurazione RC, divieto di raccogliere trofei senza permesso.

Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia

Toscana : Dopo la caccia, si gusta il "cinghiale in umido" accompagnato da Chianti.
Piemonte : La "Festa del Cervo" a novembre celebra la fine della stagione con degustazioni di salumi e formaggi.
Sardegna : Il "rito della preda" prevede che il primo animale cacciato venga benedetto in una chiesetta rurale.

Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione

Riserva San Rossore : Ex tenuta dei Savoia, ospitò battute di caccia di Umberto II.
Progetto M.A.R.C.O. : Nelle riserve del Veneto, cacciatori collaborano con università per monitorare il lupo italiano .
Record Mondiale : Nel 2021, un cacciatore ha abbattuto un cervo di 220 kg in Riserva di Val di Chiana , entrando nel Guinness dei Primati.
Le riserve private italiane non sono solo territori di caccia, ma archivi viventi di storia e natura. Qui, tra le mura di antiche tenute nobiliari e i sentieri segreti di boschi incontaminati, ogni cacciatore diventa custode di un’eredità che affonda le radici nei secoli. L’eco dei richiami tradizionali, il sapore della selvaggina cucinata secondo ricette dimenticate e il silenzio reverenziale delle albe in riserva raccontano una verità semplice: cacciare in questi luoghi è un dialogo tra l’uomo e la terra, dove ogni preda è un tributo al ciclo della vita e ogni passo è una promessa di rispetto. Perché nelle riserve private, più che altrove, la vera ricchezza non è nel trofeo esposto, ma nella consapevolezza di appartenere a un’armonia più grande — quella che solo chi sa ascoltare il respiro della natura può comprendere.
#CacciaRiservePrivate #TenutaLaSelva #CervoNobile #Cinghiale #Fagiano #FedercacciaPrivate #TradizioniVenatorie #ToscanaCaccia #Maremma #ValDiChiana #Italia #RiservaSanRossore #ProgettoMarco #CacciaConCani #MonteArcosu #CacciaEsclusiva

Caccia nelle Riserve Private Italiane: Esclusività, Tradizione e Gestione Sostenibile Caratteristiche geografiche e naturali della regione dal punto di vista venatorio Le riserve private italiane, come Tenuta La Selva (Toscana) e Riserva San Rossore (Toscana), si estendono su oltre 500.000 ettari tra boschi secolari, colline, paludi e parchi storici. Queste aree, gestite da enti privati o famiglie nobiliari, ospitano ecosistemi ricchi: dai faggi delle Riserve dell’Appennino alle paludi costiere della Maremma , ideali per fauna come cervi, cinghiali, fagiani e rapaci. Demografia dei Cacciatori: Un Focus su Numero, Età, Sesso In Italia, ~600.000 cacciatori (2023) frequentano le riserve private, con un focus su: Toscana (25% degli utenti), per la caccia al cinghiale. Piemonte (15%), specialmente per il cervo nobile. Sardegna (10%), nota per la pernice sarda. Il 40% dei frequentatori sono stranieri (tedeschi, francesi, svizzeri), attratti da pacchetti "all-inclusive". Tipologie di Caccia e Specie Presenti Caccia al Cervo e Daino : Organizzata in riserve come Riserva di Val di Chiana (Arezzo), con appostamenti mimetizzati. Caccia al Cinghiale : Praticata in braccata con segugi in Tenuta Il Poderaccio (Grosseto). Caccia agli Uccelli : Fagiani e pernici nelle riserve collinari del Piemonte (es. Riserva La Mandria ). Caccia al Mouflon : Specie introdotta in Sardegna (Riserva di Monte Arcosu). Stagioni Venatorie Cinghiale : Ottobre – Gennaio (divieto notturno). Cervo : Settembre – Dicembre (solo maschi adulti). Selvaggina Minuta : Settembre – Novembre. Uccelli Migratori : Settembre – Febbraio (max 10 esemplari/giorno). Associazioni e Club Locali Federcaccia Private Reserves : Coordina le attività in 80 riserve italiane. Club Cacciatori delle Riserve Storiche : Organizza battute nelle ex tenute dei Medici (es. Riserva di Poggio a Caiano ). Aziende Venatorie di Lusso : Strutture come Castello di Sammezzano (Toscana) offrono guide multilingue e pernottamenti. Legislazione Regionale Licenze : Obbligo di tesserino regionale e autorizzazione della riserva. Limiti : 1 cervo, 2 cinghiali e 5 fagiani per stagione (varia per riserva). Armi : Fucili con canna minima 55 cm; divieto di richiami elettroacustici. Regole delle Riserve : Prenotazione obbligatoria, assicurazione RC, divieto di raccogliere trofei senza permesso. Tradizioni Venatorie Regionali: Riti, Usi e Cultura Locale della Caccia Toscana : Dopo la caccia, si gusta il "cinghiale in umido" accompagnato da Chianti. Piemonte : La "Festa del Cervo" a novembre celebra la fine della stagione con degustazioni di salumi e formaggi. Sardegna : Il "rito della preda" prevede che il primo animale cacciato venga benedetto in una chiesetta rurale. Fatti Sorprendenti e Curiosità: Cosa Rende Unica la Caccia in Questa Regione Riserva San Rossore : Ex tenuta dei Savoia, ospitò battute di caccia di Umberto II. Progetto M.A.R.C.O. : Nelle riserve del Veneto, cacciatori collaborano con università per monitorare il lupo italiano . Record Mondiale : Nel 2021, un cacciatore ha abbattuto un cervo di 220 kg in Riserva di Val di Chiana , entrando nel Guinness dei Primati. Le riserve private italiane non sono solo territori di caccia, ma archivi viventi di storia e natura. Qui, tra le mura di antiche tenute nobiliari e i sentieri segreti di boschi incontaminati, ogni cacciatore diventa custode di un’eredità che affonda le radici nei secoli. L’eco dei richiami tradizionali, il sapore della selvaggina cucinata secondo ricette dimenticate e il silenzio reverenziale delle albe in riserva raccontano una verità semplice: cacciare in questi luoghi è un dialogo tra l’uomo e la terra, dove ogni preda è un tributo al ciclo della vita e ogni passo è una promessa di rispetto. Perché nelle riserve private, più che altrove, la vera ricchezza non è nel trofeo esposto, ma nella consapevolezza di appartenere a un’armonia più grande — quella che solo chi sa ascoltare il respiro della natura può comprendere. #CacciaRiservePrivate #TenutaLaSelva #CervoNobile #Cinghiale #Fagiano #FedercacciaPrivate #TradizioniVenatorie #ToscanaCaccia #Maremma #ValDiChiana #Italia #RiservaSanRossore #ProgettoMarco #CacciaConCani #MonteArcosu #CacciaEsclusiva

Post: 11 June 14:38

Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

The Different Types of Hunting in Italy
There are different types of hunting in Italy. There are specific times of the year that one can go hunt. Here are some of them:

Wild boar hunting in Italy
Compared to other types of hunting, boar hunting is the most traditional. The reason is that hunters are allowed to join their non-hunting counterparts. The hunting takes place at sunset when the animals come to the fields to feed. Wild boar hunting originally happened in Central Italy and Maremma. Nowadays, you can hunt for them anywhere in Italy as they are populating all over the country.

The best method to hunt them is to hide at a high seat that over-looks the fields in the middle of the forest. Most boars get out of the woods when it’s dark. You can hunt for them as they stroll to the fields. The best season to hunt for boars is from November to May.

Duck hunting in Italy
You can go on a hunting trip in Italy and enjoy hunting wild ducks. You will find ducks in the water. So, the best place to go looking for them is in rivers and lakes. You will find most of these birds in North Italy. The best time of the year to hunt for ducks is from the 1st of October to the 30th of April.

Italian ibex hunting
The Italian ibex can be found in the mountains, and that’s why it’s also known as the mountain goat. You will most likely find it in the Italian Alps. If you want to get hold of the ibex, you can use the spot-and-stalk method. Stalk an ibex until you can get it in a range that you can use your rifle on it. It is not an easy task hunting for an ibex. At some point, you will be required to ascend the mountains and ridges in search of them.

Woodcock hunting in Italy
Hunting for the woodcock in Italy is not such a simple task. You will need to have the assistance of hunting dogs for you to be successful. Woodcocks can be hard to get a hold of since they first walk on the ground before flying. It becomes even more challenging for the dogs when the woodcocks fly. If you need a challenging but exciting task, try hunting for the woodcock.
Deer hunt in Italy
You can choose to hunt the red or the roe deer. You can find the roe and red deer in the small groves of Tuscany and the Appennino Mountains. The best time to hunt for them is during sunrise and sunset when they come to the fields to feed. You can choose to hunt for them by stalking or hiding in a high seat overlooking the fields in the forest.

The Different Types of Hunting in Italy There are different types of hunting in Italy. There are specific times of the year that one can go hunt. Here are some of them: Wild boar hunting in Italy Compared to other types of hunting, boar hunting is the most traditional. The reason is that hunters are allowed to join their non-hunting counterparts. The hunting takes place at sunset when the animals come to the fields to feed. Wild boar hunting originally happened in Central Italy and Maremma. Nowadays, you can hunt for them anywhere in Italy as they are populating all over the country. The best method to hunt them is to hide at a high seat that over-looks the fields in the middle of the forest. Most boars get out of the woods when it’s dark. You can hunt for them as they stroll to the fields. The best season to hunt for boars is from November to May. Duck hunting in Italy You can go on a hunting trip in Italy and enjoy hunting wild ducks. You will find ducks in the water. So, the best place to go looking for them is in rivers and lakes. You will find most of these birds in North Italy. The best time of the year to hunt for ducks is from the 1st of October to the 30th of April. Italian ibex hunting The Italian ibex can be found in the mountains, and that’s why it’s also known as the mountain goat. You will most likely find it in the Italian Alps. If you want to get hold of the ibex, you can use the spot-and-stalk method. Stalk an ibex until you can get it in a range that you can use your rifle on it. It is not an easy task hunting for an ibex. At some point, you will be required to ascend the mountains and ridges in search of them. Woodcock hunting in Italy Hunting for the woodcock in Italy is not such a simple task. You will need to have the assistance of hunting dogs for you to be successful. Woodcocks can be hard to get a hold of since they first walk on the ground before flying. It becomes even more challenging for the dogs when the woodcocks fly. If you need a challenging but exciting task, try hunting for the woodcock. Deer hunt in Italy You can choose to hunt the red or the roe deer. You can find the roe and red deer in the small groves of Tuscany and the Appennino Mountains. The best time to hunt for them is during sunrise and sunset when they come to the fields to feed. You can choose to hunt for them by stalking or hiding in a high seat overlooking the fields in the forest.

Post: 15 May 2022

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